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Pubblichiamo lo scritto ricevuto dalla mamma di un nostro ex paziente rivolto a tutte le donne di Montecatone.
Gentilissimi, sono la madre di M. S. che è stato vostro paziente lo scorso anno per un lungo periodo. Solo ora superato molti altri scogli riesco ad essere capace di scrivere.
Quello che ho osservato nello stare accanto a mio figlio è stata la presenza costante delle figure femminili (mogli, madri, sorelle) che hanno supportato il percorso dei loro cari e delle loro care con attenzione, abnegazione e compassione totale. Questo unito al lavoro che i lavoratori tutti dell’istituto non può che essere stato di aiuto e di supporto per i pazienti. Perciò GRAZIE Ma sono state le figure femminili che si muovono nel vostro ambiente che, mentre ancora stavamo presso di voi, mi hanno ispirato questo scritto che, se possibile vorrei fosse fatto conoscere dalle donne che da voi ancora combattono in un momento di grande difficoltà.
A tutte le donne di Montecatone con un abbraccio di speranza
A quelle che piegate sui volti cari ne spiano ogni segnale positivo o che, dolenti, ne seguono gli occhi per ora vuoti di segno;
A quelle che spingono, lavano, alzano, imboccano, accudiscono e il cui unico segno di stanchezza è dato dalle spalle leggermente cadenti;
A quelle che sorridenti e pazienti insegnano a vivere una nuova vita e aiutano ad affrontarla con grinta e forza di esserci;
A quelle che sorridono sempre anche se il cuore è straziato di dolore, rimandando le lacrime a quando la solitudine si rivelerà momento di conforto;
A quelle che non smettono mai di sperare anche contro ogni evidenza;
A quelle che combattono… “non per vincere sempre ma come chi non si arrende mai” (F. Kalo).
R. G.