Palestra robotica

La riabilitazione supportata dall’utilizzo di sistemi robotici comporta numerosi vantaggi, come permettere prestazioni più intensive, specifiche e appropriate.

La palestra robotica permette di aumentare ulteriormente l’intensità dei trattamenti, di proporre scenari sempre più stimolanti e motivanti per il paziente, di realizzare protocolli personalizzati e, infine, di misurare oggettivamente le risposte migliorando il risultato di ogni percorso riabilitativo.

La riabilitazione in ambito neurologico si sta perfezionando grazie all’acquisizione di nuove conoscenze sulla neuroplasticità e sulle relazioni tra l’attività cerebrale e l’apprendimento motorio. I passi in avanti compiuti dalla tecnologia e dalla robotica hanno consentito alla medicina riabilitativa di applicare nuovi e più efficaci sistemi di trattamento.

Nell’approccio tecnologico, è importante considerare la necessità di affiancare ai test validati e alla valutazione clinica di esperti una maggior accuratezza diagnostica e di misurazione della menomazione e della performance. Esistono dispositivi che consentono di misurare in maniera oggettiva la clinica dei nostri pazienti nelle varie fasi della riabilitazione, forniscono dati confrontabili nel tempo e possono essere utilizzati non solo per migliorare l’approccio riabilitativo ma anche a scopo di ricerca.

Le apparecchiature disponibili riguardano la riabilitazione dell’arto superiore e del tronco, oltre al training del cammino con esoscheletro e alla verticalizzazione precoce con mobilizzazione degli arti inferiori.

Inoltre, è possibile eseguire l’analisi del movimento grazie all’uso dell’EMG dinamica, di sensori inerziali e di un sistema di telecamere e pedane per la rilevazione delle forze cinetiche. La realizzazione di un ambiente dedicato all’analisi del movimento consentirà di effettuare una valutazione quantitativa, dettagliata, completa e non invasiva dei parametri biomeccanici e neuromuscolari del paziente al fine di identificare le disfunzioni motorie e individuare la strategia terapeutica più indicata.

Queste le apparecchiature in dotazione alla palestra robotica:

  • 1

    HUNOVA: dispositivo medico robotico programmabile che consiste in due piattaforme elettromeccaniche a due gradi di libertà, una a livello dei piedi ed una a livello della seduta. Utilizzato per lavorare sull’equilibrio e sul rinforzo del tronco da seduto, per la propriocettiva in stazione eretta bipodalica e monopodalica; mobilizzazione passiva, attiva e rinforzo della tibio-tarsica.

  • 2

    DIEGO: sistema robotizzato multidimensionale per la riabilitazione monolaterale o bilaterale dell’arto superiore; consente di lavorare con allevio del peso delle braccia, lasciando al terapista la scelta tra l’esecuzione di task riabilitativi sfruttando oggetti reali o l’interazione con giochi di realtà virtuale.

  • 3

    PABLO: dispositivo per la valutazione e riabilitazione della forza di presa ed estensione della mano e dei molteplici range articolari dell’arto superiore. Attraverso la scelta di esercizi riabilitativi personalizzabili, è possibile cimentarsi con delle coinvolgenti terapie interattive e cognitive; inoltre dispone di particolari accessori e di nuovi sensori wireless applicabili a qualsiasi parte del corpo (a livello dell’articolazione di caviglia, per esempio, permettendo report del passo) e che comunicano con il software tramite bluetooth.

  • 4

    TYMO: una pedana wireless statica/dinamica di facile accessibilità per la valutazione e la riabilitazione del controllo posturale. Può essere utilizzato in stazione eretta, in appoggio al tavolo o in posizione seduta: grazie a diverse terapie interattive e cognitive, possiede i requisiti per il recupero e il miglioramento dell’equilibrio e del controllo posturale. Aggiungendo un elemento nella sua parte inferiore, diventa una pedana instabile, che consente di valutare e trattare i problemi dell’equilibrio.

  • 5

    ANALISI DEL MOVIMENTO: nel laboratorio di analisi del movimento è possibile eseguire una valutazione dello schema locomotorio, sia dell’arto superiore che dell’arto inferiore, ed indagare in maniera più accurata le alterazioni del tono e stabilire, in presenza di spasticità, il trattamento più indicato (focale o chirurgico).

  • 6

    EKSO: dispositivo bionico indossabile, alimentato a batteria, che consente ai pazienti con deficit motorio completo o parziale agli arti inferiori di alzarsi e camminare su superfici piane con l’appoggio di un deambulatore o di due stampelle. Tale dispositivo ha solo uno scopo riabilitativo e non vicariante di funzione.

  • 7

    ERIGO PRO: dispositivo robotico a controllo computerizzato che consiste in una tavola di verticalizzazione e in un meccanismo integrato per il movimento degli arti inferiori. La versione Pro è dotata di un sistema FES sincronizzato. Consente la verticalizzazione controllata in fase molto precoce della riabilitazione intensiva; nel momento in cui il paziente è verticalizzato, la mobilizzazione degli arti inferiori può avvenire sia passivamente, sia in modalità attiva-assistita, consentendo al paziente di avviare un movimento ed intervenendo solo in parte nell’esecuzione del movimento stesso. La mobilizzazione degli arti inferiori è controllata da un software, che permette di regolare vari parametri di movimento: carico, velocità, estensione dell’anca.

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