Unità Operative: Degenze Specialistiche
Dott.ssa Siriana Landi
Unità Degenze Specialistiche
L’Unità Degenze Specialistiche a conduzione infermieristica accoglie pazienti mielolesi e cerebrolesi post acuti che necessitano di trattamenti specifici in seguito all’insorgenza di complicanze. I posti letto del reparto sono dedicati a:
Percorso clinico e organizzativo
Per ognuna delle complicanze è descritto un percorso clinico e organizzativo di riferimento cui sono assegnati:
un medico di riferimento, responsabile clinico del caso e del progetto riabilitativo ad esso riconducibile; un case manager (infermiere di riferimento) per lo sviluppo del percorso con la responsabilità organizzativa delle diverse fasi e dell’aggiornamento delle attività programmate in riferimento agli obiettivi raggiunti.
Tale referente, unico per tutti i percorsi individuati, garantisce la continuità della presa in carico ed il coordinamento tra i diversi interventi ed essere il riferimento per i pazienti (e la famiglia), il team e gli interlocutori esterni alla struttura.
La sua operatività può essere immaginata come un circolo continuo di attività di ricognizione iniziale dei bisogni del paziente, progettazione dei piani assistenziali individualizzati, monitoraggio delle attività, valutazione dei risultati raggiunti e ridefinizione dei bisogni.
Nei casi in cui è adottato il Case Management non è prevista la presenza del medico in reparto; ciò non toglie che ogni paziente abbia un medico di riferimento in funzione o del reparto di provenienza o della patologia prevalente. In entrambe le situazioni, tale medico ha la responsabilità clinica del paziente.
Definizione di Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali specifici
La complessità insita nel percorso di cura può creare condizioni favorenti la variabilità, i difetti di congruità, di continuità e scarsa integrazione che, peraltro, facilitano la possibilità di errore.
Per superare questo rischio, è necessario identificare uno strumento metodologicamente standardizzato che definisca l’operatività di tutte le strutture coinvolte, specificando: gli obiettivi, i ruoli e le funzioni, i tempi, gli ambiti di intervento dei professionisti.
I percorsi possono essere pensati come la sequenza temporale e spaziale più appropriata possibile, sulla base delle conoscenze tecnico- scientifiche e delle risorse professionali (con le relative competenze) e tecnologiche a disposizione, delle attività da svolgere per risolvere i problemi di salute del paziente.
Organizzazione dell’assistenza per intensità di cura
Questo terzo aspetto trova forza e supporto, nonché traduzione operativa, nei due strumenti sopra descritti.
Il concetto si basa sul principio per cui l’Istituto è strutturato in aree denominate piattaforme logistiche di ricovero che aggregano i pazienti in base alla maggiore o minore gravità del caso e al conseguente livello di complessità assistenziale. Questo concetto garantisce la più completa integrazione delle diverse competenze professionali necessarie per trattare i diversi bisogni assistenziali di pazienti riuniti in una stessa piattaforma e, dunque, con analogo livello di bisogno assistenziale. Al medico maggiormente correlato al problema (o, nel nostro caso, al percorso specialistico) resta in capo la responsabilità di tutto il percorso diagnostico e terapeutico mentre all’infermiere, è affidata la gestione assistenziale per tutto il tempo del ricovero.
Direttore dell’Unità Degenze Specialistiche dell’Istituto di Montecatone
cava@montecatone.com