Ulteriore passo avanti nel miglioramento del percorso terapeutico-riabilitativo dei pazienti: è stato infatti acquisito un apparecchio per l’ossigeno ozono terapia particolarmente utile nella prevenzione e cura delle infezioni.


Ulteriore passo avanti, in Istituto, nel miglioramento del percorso terapeutico-riabilitativo dei pazienti: è stato infatti acquisito, grazie alle attività della Fondazione Montecatone Onlus, che ha promosso una raccolta fondi, un apparecchio per l’ossigeno ozono terapia – del valore di circa diecimila euro – particolarmente utile nella prevenzione e cura delle infezioni.

«Uno strumento tecnologico – commenta Monika Zackova, direttore dell’Area Critica al MRI – che ci consentirà di risolvere i casi di infezioni gravi, secondarie alla diffusione di batteri multi-resistenti definiti anche killer per la loro difficile eradicazione».

L’acquisto dell’apparecchiatura è frutto della disponibilità di Jana e Luigi Campedelli, titolari del Ristorante Onda Blu di San Mauro Mare e della cena di beneficenza da loro organizzata (un centinaio i partecipanti) che ha consentito di raccogliere la somma donata poi alla Fondazione. All’evento erano presenti, tra gli altri, il Commissario Straordinario di MRI, Mario Tubertini, il Presidente della Fondazione Montecatone Onlus, Marco Gasparri, la stessa Zackova ed Eric Delmestro, medico anestesista e rianimatore di Area Critica. Insieme, hanno descritto le finalità del progetto Vinciamo l’antibiotico resistenza che, grazie all’acquisizione della nuova attrezzatura, è divenuto realtà. «Trovo straordinario – ha detto Zackova al proposito – che a sostenere l’Istituto vi siano anche nostri ex pazienti, come Luigi Campedelli, che ha sostenuto fortemente questo progetto».

Sempre secondo Zackova «l’utilizzo dell’apparecchiatura a livello sistemico determinerà una potentissima attività antisettica, antimicrobica, antiossidante e antinfiammatoria per la diminuzione dei fattori dell’infiammazione e dei radicali liberi; è, inoltre, un trattamento adiuvante per tutti i pazienti soprattutto nelle prime fasi, durante il ricovero in Area Critica con problemi a livello polmonare e difficoltà nella riabilitazione respiratoria. Inoltre, si determina un’azione neuro-protettiva verso il sistema nervoso».

Studi recenti hanno confermato l’utilità dell’apparecchiatura nelle patologie neurologiche acute come quelle secondarie ai gravi traumi cerebrali o midollari dove l’ozono permette una riparazione più veloce dei danni anatomici e una migliore riabilitazione a livello neurologico. «Va considerata anche l’importanza nel trattamento locale delle ricorrenti lesioni da decubito secondarie al prolungato allettamento; questa attività, come confermano numerosi studi – ha concluso Zackova – non presenta incompatibilità con l’utilizzo di altri farmaci».

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