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«Ora però è obbligatorio accelerare»
Approvato dall’Assemblea dei Soci il bilancio 2020 | Appello ai portatori di interesse affinché vengano velocizzati i passaggi burocratico-amministrativi per la modifica dell’assetto istituzionale su cui da tempo c’è il placet politico
È stato approvato quest’oggi dall’Assemblea dei Soci del Montecatone Rehabilitation Institute il Bilancio di esercizio 2020. Il risultato annuale mostra una perdita di circa 60 mila euro che può essere considerata «fisiologica» in quanto diretta conseguenza delle misure adottate per contrastare la pandemia, un evento del tutto inedito e imprevedibile che ha determinato un sensibile incremento dei costi e un relativo decremento delle attività assistenziali. Nella stessa seduta l’Assemblea ha nominato la dottoressa Antonella Cersosimo quale nuovo componente del CdA in sostituzione della professoressa Laura Calzà che aveva espresso il desiderio di lasciare l’incarico per dedicarsi interamente e ancor più intensamente al suo ruolo di Direttore delle attività scientifiche e di ricerca dell’Istituto.
Il documento di rendicontazione economico-finanziaria, se inserito nel più ampio contesto del Bilancio di Missione 2019-2020, scaricabile dal sito dell’Istituto e disponibile anche in formato cartaceo, testimonia l’impegno e i buoni risultati comunque conseguiti. «È il fedele resoconto di un biennio difficile, pesantemente condizionato da un evento lungo e complesso come mai avevamo avuto modo di vedere – ha osservato – Gianni Pieroni, Presidente del CdA. Ciò nonostante, il giudizio è positivo, motivato da trasformazioni importanti che ci hanno consentito di realizzare alcuni obiettivi fondamentali del Piano Strategico: il riassetto organizzativo grazie all’adozione dell’Atto Aziendale; l’arrivo di nuovi, motivati e competenti Direttori nelle Unità Operative Complesse; l’avvio di una concreta infrastruttura a supporto delle attività di Ricerca e, non da ultima, la stipula di importanti accordi sindacali». Pieroni ha evidenziato anche la recente realizzazione – avvenuta interamente con fondi di Montecatone RI – della nuova Radiologia con risonanza magnetica 3Tesla e TC a 64 strati, dell’area ambulatoriale con annesso locale chirurgico e il restyling della mensa, «interventi su strutture e dotazioni tecnologiche – ha detto ancora – che consentono di migliorare e potenziare in modo decisivo i servizi offerti; questi traguardi costituiscono per il nuovo CdA le basi su cui costruire le sfide decisive del futuro».
La prima e più importante è la modifica dell’assetto istituzionale, cioè il passaggio di Montecatone RI – attualmente SpA di diritto pubblico – a realtà totalmente pubblica, condizione essenziale, ha aggiunto il Presidente del CdA, «per consentire all’Unità Spinale più grande del Paese di giocare un ruolo di rilevo nella rete delle strutture di eccellenza beneficiando anche dei Fondi previsti dal PNRR». Lo stesso concetto è stato sottolineato anche dall’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, proprio nella sua ultima, recente visita a Montecatone. Ma anche un vulnus – ancorché un’opportunità – cui porre rapidamente rimedio perché, secondo il DG, Mario Tubertini, l’attuale situazione determina effetti negativi che si stanno pericolosamente ripercuotendo sui fabbisogni assistenziali dei pazienti. «Storicamente – spiega Tubertini – Montecatone è soggetta ad un elevato turnover del personale infermieristico che si dimette per accettare offerte di lavoro a tempo determinato e indeterminato dalle aziende sanitarie pubbliche, con particolare riferimento a quelle dell’Emilia-Romagna. Nel 2020 – ha aggiunto – il Covid ha drenato ulteriori risorse e accentuato questa criticità impedendoci di garantire la copertura di un turnover non fisiologico, nonostante le iniziative attuate in stretta collaborazione con le organizzazioni sindacali. La capacità di reazione della struttura ha fino ad ora consentito, a parità di posti letto occupati, di mantenere elevati standard di qualità dell’assistenza, indispensabili per la presa in carico ed il percorso di cura dei pazienti. Tuttavia, i margini operativi si sono sensibilmente ridotti e nell’immediato futuro, se il quadro generale resterà immutato, la conseguenza pratica, sarà quella di un significativo ridimensionamento della nostra capacità di accoglienza».
La tempestività nel definire programmi ed attuare le conseguenti azioni rappresenta quindi una variabile essenziale per mantenere immutati volumi e qualità dei servizi clinico – assistenziali – ergo la reputazione – e le prerogative di sviluppo dell’Istituto che, come ha detto Pieroni, percorrono due strade parallele: da un lato il potenziamento della collaborazione – e quindi un diretto collegamento anche nell’assetto istituzionale – con l’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, indispensabile per dare un impulso decisivo alle attività di Ricerca e all’innovazione nel dinamico settore della Neuroriabilitazione; dall’altro, un progetto edilizio e un piano di investimenti che consentano di ampliare l’attuale struttura dell’Istituto, ormai inadeguata alle esigenze di funzionalità imposte dal progresso clinico, assistenziale e tecnologico e ai livelli di comfort alberghiero richiesti per i nostri pazienti ed i loro familiari. «La realizzazione di questi obiettivi nel medio periodo – ha detto ancora Pieroni – consentirebbe un effettivo salto di qualità dell’Istituto a beneficio del Paese, ma anche della comunità Imolese e dell’Area Metropolitana di Bologna in relazione alle forti e originali sinergie che possono essere sviluppate nell’ambito clinico -assistenziale, scientifico e delle infrastrutture. «Sono certo – ha concluso Pieroni – che il nuovo CdA, la Direzione dell’Istituto, tutti i Professionisti e gli Operatori di Montecatone, sono pronti ad affrontare con il massimo impegno e le competenze necessarie il cammino che si sta disegnando, lo stesso impegno e competenze che hanno dimostrato e messo in campo in questi due anni “difficili” e nell’affrontare con determinazione – e nella massima sicurezza possibile – gli effetti della pandemia».
All’appello, però, manca ancora l’avvio da parte della Regione, che ha più volte espresso il proprio placet politico tramite Donini, di alcuni passaggi fondamentali di natura legislativo-amministrativa che consentirebbero di avviare il processo di metamorfosi giuridica di Montecatone RI.